Se capita qualcosa di grave all’hard-disk (cancellazione di dati importanti, formattazione accidentale, partizionamento errato, …) si può ricorrere ad un programma di recupero dati. Storicamente identificati dai comandi undelete o unerase, oggi riferiti al termine restore.
La cosa più importante da fare è, appena ci si accorge del problema, interrompere immediatamente la scrittura sul disco incriminato. In Linux basta smontarlo. In Windows è un po’ più complicato, ma non troppo:
(Nell’esempio Windows 7. Nelle altre versioni di Windows esiste sempre il programma Gestione disco o Gestione computer con comandi simili: in XP è sotto “Strumenti di amministrazione” accessibile dal pannello di controllo.)
- click sul Menu start
- digitare “gestione disco”
- click su “Crea e formatta le partizioni del disco rigido”
- click destro sulla partizione da salvaguardare e selezionare “Cambia lettera e percorso di unità…”
- Rimuovi
- Sì
Al termine delle operazioni la partizione non sarà più accessibile dal sistema operativo. I programmi seri di recupero dati individuano i dischi in modo fisico, quindi si può operare in tutta sicurezza lasciandoli smontati.